L'immaginazione Linguistica al Potere

L’immaginazione linguistica al potere

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Katia Cancelli

La sinestesia, come figura retorica, prevede l’accostamento di due parole appartenenti a due piani sensoriali diversi. È un affascinante scombinamento di senso.

Le figure retoriche alimentano una dimensione artistica del linguaggio ed hanno lo scopo di creare un effetto emozionale che abbia un particolare impatto su chi legge o ascolta. Ce ne sono di diverso genere tra fonetiche, sintattiche e semantiche.

Escamotage poetici a parte, per capirsi, sono spesso figure retoriche quelle combinazioni linguistiche utilizzate dai critici enogastronomici per descrivere le sensazioni provate degustando un piatto o un calice. Con – ahimè! – poca pace dei sensi dei lettori.

Affascinanti linguaggi si trovano nella scrittura dedicata al mondo della profumeria, dell’arte e della musica, tutti quegli ambiti del bel vivere potentemente evocativi.

Nel mondo della moda imbattersi in questo genere di linguaggio non è poi così scontato o frequente e mi ritrovo, spesso, a chiedermi quante e quali cascate di parole accosterebbe Alberto Arbasino per descrivere speciali oggetti o fenomeni di costume. Surreali e camp, capricciosi o sontuosi i suoi exploit lessicali non smettono mai di stupire il lettore.

Certamente Alve Soft è un materiale che regala esperienze sinestesiche. Perché? Alla vista è morbido e soft-touch. Prima ancora di toccarlo, la vista si perde tra le soffici anse delle gocciole di vinile espanso ed il desiderio di stringerlo e saggiarne la resilienza è incontenibile.

Assorbe la luce questo materiale, ha una densità percepita molto elevata, concentra a sé lo sguardo che s’incunea e si perde tra le anse morbide della sua tridimensionalità curvilinea.

Il colore rosso è squillante e mat, il nero è profondo e compatto, il bianco panna fa venire l’acquolina, è dolce e cremoso. Bianco rosso e nero sono i tre colori magici, i tre gradi dell’opera alchemica: nigredo, albedo, rubedo. Simboli di trasformazione e rinascita. A questi colori si aggiunge il blu, intenso ed immenso; questo ha la calma e la fiducia di uno sguardo notturno sul cosmo intero.

È un peso piuma. La leggerezza, in grammi, di questo voluminoso e giocoso tessuto è spiazzante. Alve ha un’anima alveolare, una struttura originale, sacra e fortunata, sul quale la mescola artigianale di vinile si espande creando una gioiosa distesa simile ad un letto di simpatici pop-corn.

Alve Soft ha poi un suono muto. Non solo non produce suono, ma li attutisce come assorbe gli urti. Le borse in Alve sono protettive come nidi di ovatta per i vostri pulcini/feticci tecnologici. I vostri documenti e segreti saranno ben custoditi.

Realizzato con materie prime totalmente prive di ftalati il tessuto risulta atossico, ecologico ed anallergico. Queste caratteristiche, importantissime per i consumatori eticamente attenti e responsabili, sono comunque secondarie rispetto all’aspetto, decisamente innovativo e bizzarro di quel che sembra un postmoderno crochet croccante, soffice e tecnologico insieme.

Non ha odore Alve, è neutro e rispettoso. Si lava in acqua, si pulisce con facilità, non scolora al sole, traspira.
Per usare un’iperbole – più che meritata – Alve Soft è il tessuto che aspettiamo da una vita.