La sinestesia, come figura retorica, prevede l’accostamento di due parole appartenenti a due piani sensoriali diversi. È un affascinante scombinamento di senso.
Le figure retoriche alimentano una dimensione artistica del linguaggio ed hanno lo scopo di creare un effetto emozionale che abbia un particolare impatto su chi legge o ascolta. Ce ne sono di diverso genere tra fonetiche, sintattiche e semantiche.
Escamotage poetici a parte, per capirsi, sono spesso figure retoriche quelle combinazioni linguistiche utilizzate dai critici enogastronomici per descrivere le sensazioni provate degustando un piatto o un calice. Con – ahimè! – poca pace dei sensi dei lettori.
Affascinanti linguaggi si trovano nella scrittura dedicata al mondo della profumeria, dell’arte e della musica, tutti quegli ambiti del bel vivere potentemente evocativi.
Nel mondo della moda imbattersi in questo genere di linguaggio non è poi così scontato o frequente e mi ritrovo, spesso, a chiedermi quante e quali cascate di parole accosterebbe Alberto Arbasino per descrivere speciali oggetti o fenomeni di costume. Surreali e camp, capricciosi o sontuosi i suoi exploit lessicali non smettono mai di stupire il lettore.
Certamente Alve Soft è un materiale che regala esperienze sinestesiche. Perché? Alla vista è morbido e soft-touch. Prima ancora di toccarlo, la vista si perde tra le soffici anse delle gocciole di vinile espanso ed il desiderio di stringerlo e saggiarne la resilienza è incontenibile.
Assorbe la luce questo materiale, ha una densità percepita molto elevata, concentra a sé lo sguardo che s’incunea e si perde tra le anse morbide della sua tridimensionalità curvilinea.
Il colore rosso è squillante e mat, il nero è profondo e compatto, il bianco panna fa venire l’acquolina, è dolce e cremoso. Bianco rosso e nero sono i tre colori magici, i tre gradi dell’opera alchemica: nigredo, albedo, rubedo. Simboli di trasformazione e rinascita. A questi colori si aggiunge il blu, intenso ed immenso; questo ha la calma e la fiducia di uno sguardo notturno sul cosmo intero.
È un peso piuma. La leggerezza, in grammi, di questo voluminoso e giocoso tessuto è spiazzante. Alve ha un’anima alveolare, una struttura originale, sacra e fortunata, sul quale la mescola artigianale di vinile si espande creando una gioiosa distesa simile ad un letto di simpatici pop-corn.
Alve Soft ha poi un suono muto. Non solo non produce suono, ma li attutisce come assorbe gli urti. Le borse in Alve sono protettive come nidi di ovatta per i vostri pulcini/feticci tecnologici. I vostri documenti e segreti saranno ben custoditi.
Realizzato con materie prime totalmente prive di ftalati il tessuto risulta atossico, ecologico ed anallergico. Queste caratteristiche, importantissime per i consumatori eticamente attenti e responsabili, sono comunque secondarie rispetto all’aspetto, decisamente innovativo e bizzarro di quel che sembra un postmoderno crochet croccante, soffice e tecnologico insieme.
Non ha odore Alve, è neutro e rispettoso. Si lava in acqua, si pulisce con facilità, non scolora al sole, traspira.
Per usare un’iperbole – più che meritata – Alve Soft è il tessuto che aspettiamo da una vita.
L'innovazione sfida il fashion, le borse kBond, grazie al tessuto Alve Soft, soffice ed anallergico vinile espanso, un brevetto tutto italiano, sono gioielli nati dall'ingegno è dalla qualità Italiana.
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